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Incarichi e clientele. La giunta ritiri nomine illegittime

 

Il direttore generale dell’Arsac, Italo Antonucci, con delibera n.43 del 17.06.2014, ha pubblicato una manifestazione di interesse per la nomina dei direttori tecnico ed amministrativo.

Anche se la legge 66/2012 gli assegna la prerogativa di nomina degli organismi dirigenziali, è di tutta evidenza l’assoluta inopportunità di queste nomine, alcune delle quali - in particolare quella del direttore tecnico - si segnalano per sfrontatezza e illegittimità, in quanto il nominato, Luca Laudati, è socio nello studio di ingegneria di chi lo ha nominato, il dg Antonucci.

Ci troviamo difronte ad un conflitto di interessi enorme, manifesto e consumato per giunta alla luce del sole. Il fenomeno del clientelismo e delle nomine politiche nelle strutture regionali, oltre ad essere una pratica dannosa poiché tali nomine non rispondono alle esigenze aziendali, configura una manifesta illegittimità in quanto tali nomine non sono conformi alle normative vigenti.

Se ciò ancora non bastasse ad inquadrare lo scempio consumato dal centrodestra in questo ultimo scorcio di legislatura, è bene rilevare che tali pratiche clientelari che hanno caratterizzato la gestione dell’Arsac, continuano e anzi si incrementano in vista delle elezioni e vengono utilizzate – in modo assai discutibile – come strumento per raccattare voti anche nel comparto sanitario.

All’ospedale di Cosenza, infatti, cambiano i musicanti ma la musica rimane sempre la stessa. Non passa giorno senza che si verifichino guasti agli impianti dell’Annunziata mentre l’attuale amministrazione rimane indifferente ad osservare l’agonia del più grande ospedale della regione e invece di impegnarsi a risolvere e tamponare al meglio tali gravi situazioni ed a garantire l’assistenza ospedaliera ed ambulatoriale agli utenti dell’intera provincia, preferisce concentrare la propria attenzione su provvedimenti segnati da evidenti vizi di legittimità e questioni di opportunità. Che senso ha in questo momento di transizione affidare incarichi di posizioni organizzative, amministrative, tecniche e sanitarie, che potrebbero a breve trovarsi in contrasto o di nessuna utilità rispetto agli imminenti nuovi assetti organizzativi che saranno disposti dalla nuova Amministrazione Regionale?

Questo clientelismo indecente che ha segnato gli anni del governo Scopelliti – Stasi e che si è amplificato con l’approssimarsi della campagna elettorale, altro non è che la conferma ulteriore che siamo in presenza di una conduzione cinica e spregiudicata delle istituzioni regionali da parte di chi continua ostinatamente ad utilizzare postazioni di potere per meri fini elettorali.

Tutto ciò è inaccettabile. La giunta ritiri provvedimenti e atti che appaiono fra l’altro privi di legittimità e di qualsiasi utilità aziendale. Se non lo farà non esiteremo a rivolgerci alla magistratura contabile per verificare danni erariali ed a quella ordinaria per appurare eventuali responsabilità e ripristinare condizioni di legalità e trasparenza.

 

 

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