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Marlane, confermato il disastro ambientale

la zona su cui poggia la fabbrica tessile è pesantemente contaminata con altissime concentrazioni di cromo esavalente e altre sostanze cancerogene che sarebbero presenti nei coloranti utilizzati per la produzione di tessuti della Marlane.

 

Stando alle risultanze della perizia dell’Ispra, la somma necessaria a mettere in sicurezza solo una parte dell’area (quella su cui si sono concentrate le analisi dei tecnici) ammonterebbe a circa 27 milioni di euro e ciò ci mette difronte alla necessità che, di questa vicenda, si faccia carico con urgenza il governo nazionale per definire e portare a compimento un percorso di messa in sicurezza del suolo che non può che concludersi con un’opera di bonifica risolutiva dei terreni inquinati sulla scorta di quanto fatto alla Pertusola di Crotone.

L’ipotesi del disastro ambientale di cui ci siamo fatti portavoce nel corso dei mesi trova adesso conferma scientifica con i risultati delle analisi dell’Ispra ed apre la strada alle necessarie operazioni di risanamento ambientale e riqualificazione del territorio.

A questo punto, riteniamo urgente un intervento del governo finalizzato a portare a termine la bonifica non di una piccola parte ma di tutta l’area della Marlane così da restituire serenità ad un territorio che ha già pagato un prezzo altissimo in termini di vite umane e di mancato sviluppo turistico alla mancanza di una seria politica ambientale da parte degli organismi competenti.

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