“Un rinnovamento radicale – ha detto Guccione – che non può però essere una questione banalmente anagrafica ma deve essere agganciato ad idee, proposte e programmi concreti per non cadere nel miraggio di una rottamazione miope e strumentale. Serve un Pd forte – ha proseguito Guccione - per dare risposte certe a una terra dilaniata da anni di immobilismo in cui si è fermato l’ascensore sociale che permetteva ai figli delle classi sociali più deboli di potere aspirare a risalire la scala sociale per costruirsi un futuro migliore. Rifare l’Italia è un laboratorio politico che vuole contribuire a questo percorso di crescita economica e civile nella consapevolezza che il Partito democratico deve ritrovare la sua ragion d’essere nella lotta ai tre maggiori impedimenti allo sviluppo: le disuguaglianze, la povertà e la disoccupazione”.
Riprendendo il filo del ragionamento di Guccione, il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, individua tre parole chiave per descrivere il movimento Rifare l’Italia: “Partito, Mezzogiorno, uguaglianza. La nostra sfida – ha detto Orlando - è fare del Pd uno strumento di inclusione delle classi marginali e di riscatto sociale. Solo così saremo in grado di dare un futuro all'Italia e di scacciare le derive populistiche che hanno segnato in negativo questi anni. Non basta il radicamento sul territorio, serve il coinvolgimento popolare, è necessario che il centrosinistra dia risposte concrete e torni a parlare di Mezzogiorno perché non ci sarà ripresa in Italia se non si rialza il Sud”.
Segue l’intervento dell’eurodeputato Pd, Andrea Cozzolino, che conferma la necessità, per la Calabria, di una stagione di cambiamenti concreti. “In questo scenario – ha spiegato il parlamentare europeo - le Primarie sono uno strumento fondamentale e intorno a Mario Oliverio, viste le sue capacità amministrative, si possono creare le condizioni per rinnovare in profondità l'istituzione regionale”.
In conclusione l’intervento del presidente della Provincia, Mario Oliverio. “ll Pd ha il dovere di mettere in campo un progetto credibile per dimostrare che anche in Calabria è possibile invertire la tendenza rispetto al fallimento che ci ha consegnato il governo di centrodestra nei settori del lavoro, della sanità e dei rifiuti. Il mio compito, in caso di elezione, sarà di traghettare la Regione verso il cambiamento, di dare spazio ai giovani che non devono essere usati come specchietti per le allodole ma devono essere accompagnati in un percorso che li porterà ad essere la classe dirigente del futuro”.
“Abbiamo dimostrato con i fatti – conclude Oliverio – che si può fare”.
25/7/2014